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Finrod Felagund
Il Blog di Gianpaolo Persoglio
Diario da Dakar
Sabato 13 e domenica 14 aprile

Sabato sveglia con spiacevole sorpresa..... Apro il bagaglio recuperato la sera prima e mi accorgo che me l'hanno aperto e rubato alcuni oggetti... un vecchio cellulare, una micro sd nuova, un profumo (!!!) un orologio di poco valore..... vabbè è più il fastidio che il danno, mi insegna che va sempre messo il lucchetto al bagaglio!!!!

Passata l'incazzatura faccio i miei ultimi giri in centro, acquisto accessori tecnologicamente indispensabili per la sopravvivenza (internet key, sim senegalese), mangio qualcosa e mi preparo al trasloco, pronti per Guediawaye!!!

Viaggio in taxi per la periferia, il tassista fa una strada diversa rispetto al giorno precedente, cerco di capire un po' la geografia del luogo ma mi perdo subito. Se la città è caotica la periferia è un dedalo di strade spesso interrotte, in condizioni pessime, con un traffico terrificante e con un livello di smog incredibile.

Arrivo a Guediawaye e il mio amico Fallou mi accoglie, mi fa vedere la stanza e comincio ad ambientarmi a quella che sarà la mia casa per i prossimi giorni.

Ammetto che il primo impatto non è semplice, si ha la netta sensazione di essere un po' nella periferia dimenticata del mondo, mi convinco che dopo un po' di giorni mi sentirò più a casa ma per adesso il primo pensiero è quello di cominciare a cercare una futura sistemazione a Dakar city.

Sistematomi in camera faccio conoscenza con Fallou. Ha 35 anni, è alto e magrissimo, sembra serio ma presto si scioglie in un sorriso molto amichevole, non è molto loquace ma quando lo interrogo risponde con piacere e mi racconta di sè e della vita a Guediawaye. A cena usciamo e andiamo a mangiare qualcosa in un locale molto poco tipico (Brioche Doree); pollo e riso, non male dopotutto. 

Per andare a cenare sperimento il fantastico sistema di car sharing locale: visto che il posto dista circa un kilometro dalla nostra casa usufruiamo di uno dei pochi possessori di auto private del luogo (la maggior parte sono tassisti) che fanno la spola avanti e indietro nel quartiere dando passaggi a chi ne ha bisogno. Con 500 CFA (meno di 80 centesimi) si usufruisce del passaggio e si arriva dove si vuole.

Idem a ritorno. :) Arrivati a casa si va dormire, prima notte a Guediawaye.

 

 

E' domenica, davanti a casa c'è una parrocchia. Fallou mi spiega che in Senegal i Cristiani sono una minoranza ma che non c'è alcun conflitto religioso, spesso nella stessa famiglia coabitano musulmani e cristiani e i matrimoni misti, seppur rari, non presentano problemi. Dopotutto i costumi locali sono abbastanza occidentali. Le ragazze si vestono come vogliono e quelle poche che vedo col velo (nijab più che altro, cioè il velo che copre solo i capelli) sembra che lo facciano più per tradizione o moda che per una costrizione. Fallou è musulmano, non beve alcool e segue i precetti basilari, mi dice che ha una moglie e tre figli e presto me li farà conoscere. Usciamo per andare in città, e decido di provare l'esperienza dell'autobus di linea... fantastica!!! Se col taxi è già una mezza odissea con l'autobus diventa un viaggio della speranza.....

 

 

Fallou mi vuole far conoscere suo fratello che è guardia del corpo del Presidente della Repubblica e mi può dare una mano per la denuncia degli oggetti che mi hanno rubato dal bagaglio.

Abdou, il fratello di Fallou, è un militare di professione, fisico possente, stretta di mano vigorosa e sorriso aperto. Mi accoglie molto amichevolmente e mi da' una serie di consigli per vivere bene a Dakar, in più mi da' il suo numero di telefono e mi dice di chiamarlo per qualsiasi cosa io possa avere bisogna. Consigli bene accetti! E' ora di pranzo e Fallou pensa bene di portarmi in un hotel con spiaggia privata nella zona di Monaco dove lui ha lavorato per anni. Devo dire che non si sta male, sabbia fine, palma, vista sull'isola di Goree, una delle 4 che sono attorno a Dakar. Un po' di relax e pranzo, proprio non male!

 

 

Nel pomeriggio facciamo un giro per cercare contatti per le case, Fallou è sempre gentilissimo e mi consiglia su zone e prezzi. Facciamo un po' di spesa prima di rientrare e poi a casa. Per la cena Fallou mi propone di chiamare la sua amica Aminda che per pochi CFA compra cibo al mercato e ci prepara la cena. Accetto ben volentieri, per la sera ci prepara della pasta con una salsa senegalese, ma ci dice che all'indomani coi negozi aperti comprerà gli ingredienti per prepararci il cheb-ou-jen, staremo a vedere.....

Pubblicato in: Diario da Dakar
Autore: SuperAdmin • Data: 21/04/2013