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Finrod Felagund
Il Blog di Gianpaolo Persoglio
Diario da Dakar
Giornata italiana al Liceo Limamoulaye

Settimana di lavoro caratterizzata da problemi di deambulazione con l'ormai mitico scooter Calimero, più sfigato del pulcino tutto nero. In un modo o nell'altro, tra la frocella saltellante e una perdita d'olio non meglio identificata, mercoledì mattina sono al Liceo per la secondo e si spera ultima riunione con la Commissione Tecnica per definire i dettagli per la costruzione dell'impianto. Definiamo la lista materiali e gli accessori da acquistare in loco, facciamo una stoima dei tempi e rimaniamo che se definiamo le ultime cose per la settimana successiva per metà giugno diamo avvio ai lavori. Finalmente! Chiudiamo la riunione per le 12 così ho tempo per passare in ufficio e mangiare un cheb ou jen con Fallou e fare 4 chiacchieer con lui. Nel pomeriggio torno al Liceo per fare lezione ai ragazzo del Club Italia e soprattutto fare le prove con loro dell'inno italiano della canzone della Pausini (strani amori) e delle danze di pizzica in vista della festa di sabato. I ragazzi in realtà sono impegnatissimi nelle prove delle piece teatrali che faranno durante l'evento per cui rimango un po' con loro a guardare cosa combinano e poi me ne vado via. Devo dire che hanno una teatralità e una capacità comunicativa eccezionale, sono ancora un po' stonatelli sul canto e hann una innata predisposizione a urlare ma la base per diventare delle star ce l'hanno tutta.

 

Arriva quindi sabato, la mattina gestisco un po' di faccende domestiche e verso ora di pranzo esco per andare a Guediawaye. Ne approfitto per lasciare lo scooter a Ousmane che pare abbia trovato una forcella da sostituire al posto di quella saltellante che c'è attualmente, mollo a lui il dueruote e proseguo per Guediawaye in taxi. Arrivo alle 13, i ragazzi sono eccitatissmi ed emozionati, Amadou, il presidente, mi dice che sono tutti pronti per dare il meglio di loro e ci tengono tantissimo che io li ammiri e rimanga con loro tutta la giornata. Da una parte sono felicissimo di poter dar loro il giusto merito per l'impegno, dall'altra mi voto al martirio perchè so bene che queste feste iniziano ad una certa ora e finiscono di solito a notte inoltrata, vedremo, speriamo bene.....

La festa procede alla loro maniera, con tanto entusiasmo e poca organizzazione, tra una performance e l'altra passano anche mezzore abbondanti in cui i presentatori si inventano qualsiasi cosa per intrattenere il pubblico, il quale non da' minimamente segni di cedimento e affaticamento, beati loro! Io invece..... Vabbè, resisto al caldo e mi faccio coraggio nonostante la fame e riesco ad apprezzare l'inno nazionale (bravini ma in prova avevano fatto meglio) e le canzoni "strani amori" e "vivo per lei", dove confermano di supplire alle doti canore non proprio eccelse con grandissimi doti di perfomer, grazie ad una capacità formidabile di calcare il palco e interpretare i brani come attori consumati. Bravi, li applaudo convinto, sono davvero stupìto.

Alle 17 hanno il buon cuore di farci mangiare qualcosa, ormai vado avanti per inerzia e forza di volontà, vorrie tanto vedere la loro interpretazione della pizzica ma si comincia a fare tardi e devo recuperare lo scooter da Ousmane. Ci sono anche Luciana e Valentina che volevano fare tai chi sulla spiaggia ma temo che non farò mai in tempo. Alle 19:15 alzo bandiera bianca, di pizzica non se ne parla ancora (prima devono ancora fare un pezzo di teatro) ma io devo andare, saluto Dabo, il vicepresidente del Club, e gli dico di portare i miei complimenti e saluti a tutti, sono disintegrato ma libero.....

Recupero lo scooter da Ousmane, pare che sia tutto sistemato, pare..... Guidandolo ho come l'impressione che davanti ondeggi un po', sarà la forcella nuova (...) non ben regolata, ad ogni modo arrivo a casa per una doccia e un minimo di relax, poi vorrei uscire.

Mi dice proprio male: l'acqua non c'è, manca già da un giorno per motivi che non è dato sapere, almeno mangio qualcosa, mi butto addosso un paio di bottiglie di acqua minerale per dare la parvenza di essermi lavato e poi esco per andare in centro, Chiara ci invita ad un concerto di suoi amici. Bene, parto e prendo la VDN, all'altezza di Fenetre de Mermoz salta ancora una volta il filo dell'acceleratore!! E' destino, devo tornare a casa e andare a dormire. Ormai conosco la tecnica: smonto la manopola, prendo la pinza a torno alla base tirando a mano il filo del gas. Arrivo a casa e prima di andare a dormire cerco di capire perchè la ruota davanti mi sembra un po' ballerina.... noto con curiosità che all'altezza dell'attacco tra la forcella e il mozzo della ruota c'è una striscia di cotone legata stretta, come a voler coprire qualcosa..... la tolgo e vedo che....

 

 

Bene, la rottura del filo è stata un miracolo visto che se avessi proseguito in giro tutta la serata con lo scooter mi sarei potuto ammazzare!

Faccio i dovuti ringraziamenti al mio angelo custode e me na vado a dormire....

Pubblicato in: Diario da Dakar
Autore: SuperAdmin • Data: 06/06/2013