Dedico questo post a quei miei affezionati lettori (sempre di più, devo constatare) che mostrano attenzione e preoccupazione per mia produttività lavorativa giornaliera. Preparatevi ad un post palloso che parla di contratti di installazione e preventivi di interruttori magnetotermici, per punizione non vi allego neppure una foto.

Quindi per quelli a cui ste robe non interessano ma sono più attratti dall'attività ludico-ricreativa che produco nel weekend, consiglio di fermarsi qui.

I coraggiosi e gli stakanovisti invece sono serviti.

Bene, la situazione è questa: per chi lo avesse dimenticato (o mai saputo) sono qui perchè con la mia ONG dobbiamo costruire un impianto fotovoltaico su una scuola nella periferia della città (Liceo Limamoulaye a Guediawaye, località interesante come Baghdad nel 1990). La maggior parte dei materiali è qui, cioè pannelli, inverter, cavi, batterie. Mancano i quadri elettrici, gli interruttori e le protezioni, oltre che un po' di accessori annessi e connesi come i terminali dei cavi, le canaline per far passare i cavi, un po' di ferramenta varia. 

Ma soprattutto manca ancora il contratto firmato con la società che installa i pannelli. Per cui in settimana faccio visita un paio di volte a Madame Noemia, la direttrice generale dell'azienda, con la quale è partita una estenuante trattativa sulla punteggiatura e sulla spaziatura delle righe del contratto. A venerdì non eravamo ancora addivenuti ad una versione definitiva, o meglio c'eravamo quasi ma lei si è riservata di riflettere nel weekend sul significato di alcune oscure frasi (tipo "per lavori non compresi in questo contratto se ne dovrà stipulare uno nuovo") e così ci diamo appuntamento a lunedì successivo, nella speranza che il riposo del giusto porti l'illuminazione. In settimana parte anche la trattativa con il fornitore locale di matriali elettrici al quale avevo chiesto un preventivo per una decina di interrutori magnetotermici monofase e mi vengono proposti  degli altri aggeggi in più trifase.... E anche qui capisco che è meglio lasciar sedimentare e rinviare alla settimana successiva.

Fattostà che quando riuscirò a far firmare il benedetto contratto e ad avere una offerte per i componenti elettrici che mi servono arriverermo a far partire il cantiere. Per adesso il giorno appare ancora lungi dall'arrivare

Meno male che al mercoledì ci sono sempre i miei ragazzi del Club Italia del Liceo, con i quali chiacchieriamo di Italia e di italiani. Questa settimana il discorso va sul cinema e sui film, anche perchè ci accordiamo per vedere un film italiano la settimana prossima, vediamo cosa ho nel mio archivio e cosa riesco a proporgli.

Venerdì, per concludere in bellezza la settimana, devo recarmi nel pomeriggio da Aminata Lo, la famosa politicante che punta alla Presidenza dell'Universo. Devo portarle le slides di powerpoint del corso di formazione ambientale sui mutamenti climatici che, come da accordi, vogliamo fare nella municipalità di Pikine dove lei è candidata. Il corso è all'interno di un seminario di due giorni dedicato alle donne, per il quale mi ha fatto avere un suo bel progettino. Arrivo lì e candidamente, dopo avermi ringraziato per il documento, mi chiede se ci siamo decisi o no a finanziare l'intero progetto del seminario (cioè affitto sala, vitto alloggio per tutte le partecipanti, rimborsi, spese, annessi e connessi) che ammonta alla modica cifra di poco meno di 150 milioni di FCFA, cioè quasi 230 mila euro. Mi dispiace davvero di non essere passato al bancomat prima di andare lei, purtroppo per pochi spiccioli davvero non ce la faccio a darle i soldi che chiede, ripasserò magari un'altra volta.....

Già la settimana è stata difficile, meglio andare a casa, va'...