Sono stato invitato a casa di Abdou (fratello del mio fac-totum Fallou) a pranzo. Il pranzo era composto di una sola pietanza, il cheb-ou-jen, ovvero riso con pesce e verdure. E' uno dei piatti tipici della cucina senegalese (un altro che ho provato è il mafè) e riveste un ruolo importante all'interno della tradizione familiare. Il cheb-ou-jen si mangia tutti insieme prendendo dallo stesso grande piatto e uso vule che la padrona di casa vada con le mani a prendere pezzi di pesce (la parte più ricercata del piatto) e avvicinarli al lato dove l'ospite o la persona più importante della famiglia sta mangiando. A casa di Abdou abbiamo mangiato con i cucchiai ma è solito mangiare il cheb-ou-jen con le mani.
Alla fine del pasto mi è stato offerto il thé alla menta. Ho assistito una mattina da parte di Fallou alla sua preparazione e lìho trovata abbastanza complessa. Mi riservo di dare nei prossimi post la ricetta esatta.
Al thé è accompagnato questo detto:
"Il primo (bicchiere) è amaro come la morte, il secondo è dolce come la vita e il terzo è zuccherato come l'amore". Questo perchè nella preparazione si aggiunge molto zucchero cha naturalmente si deposita in fondo rendendo man mano i successivi bicchieri di thé sempre più dolci.