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Finrod Felagund
Il Blog di Gianpaolo Persoglio
Pensieri africani in libertà
Trasporti_3

Da quando ho lo scooter (Liberty nero, un po' conciato e con qualche acciacco ma pare che va.....) la mia vita è di sicuro cambiata, non sono più schiavo dei taxi e dei taxisti, non devo più contrattare, si sta sicuramente meglio!

Una annotazione sui taxi: qui per chiamarne uno è sufficiente fare un piccolo sibilo con le labbra, come quando in un luogo silenzioso, per farsi notare poco, si fa un "PSSSS" ad attirare l'attenzione di qualcuno che conosciamo. Ecco, quello stesso sibilo, nel caos del traffico, è sufficiente perchè un taxista coi superpoteri nell'orecchio riesca a sentire, capire da dove viene e fermarsi. Forse qui sono talmente avanti che hanno condotto studi di acustica tali da aver individuato una frequenza tale che l'orecchio del tassista Dakariota possa capirla, lui e solo lui. Quindi la prossima volta che verrete qui niente sbracciate, urla, buttarsi in mezzo alla strada o gesti inconsulti. Basta un PSSSS e il l'auriga di passaggio sarà a vostra completa disposizione.

 

Tornando allo scooter: posso solo ringraziare anni di frequentazione della giungla metropolitana di Pescara e di Milano per aver fatto sì che potessi sopravvivere al traffico di Dakar. Il primo giorno ogni metro era una scoperta: alle rotatorie nessuno si ferma ma tutti si sincronizzano ad una andataura tale che tutti scorrono senza cozzare.... agli incroci idem, fermarsi deve essere sconcio e immorale, ci si avvicina ad un soffio ma per magia si passa oltre senza danni. All'inizio è da infarto, poi ci si fa l'occhio.

Ma la cosa che veramente è allucinante è la qualità dell'aria che si respira, soprattutto andando in scooter. L'aria di Milano a confronto è un aerosol per le malattie croniche respiratorie, qui c'è una cappa di piombo sospeso che ti attanaglia, qualcuno di mia conoscenza giustamente va in giro con la mascherina ma credo che non sia comunque sufficiente.

Cmq adesso domino la strada, mi oriento e se sbaglio nessun problema, un pezzo in contromano per tornare indietro e voilà, riprendo la strada giusta.

Pubblicato in: Pensieri africani in libertà
Autore: SuperAdmin • Data: 09/05/2013